Recensione film King Kong


Mentre è impegnato alle ultime fasi della lavorazione dell'imponente remake di King Kong, Peter Jackson ha trovato tempo anche per produrre un documentario sulla leggendaria versione originale del 1933. Il documentario dal titolo Rko Production 601: The making of Kong, the eight wonder of the world, riferisce il quotidiano neozelandese Dominion Post, sarà in circolazione da novembre come parte di una nuova edizione in Dvd del film originale. Nessun problema per il regista neozelandese, forte dell'esperienza dei tre capitoli del Signore degli Anelli girati contemporaneamente ma completati e usciti nel corso di tre anni. E per avere un assaggio dello spettacolare remake di Jackson, che non tradisce le aspettative dei fan, è online il sito ufficiale del film, King Kong, dove si annuncia l'uscita il 14 dicembre, e dove è disponibile il trailer in diverse versioni. Intanto le ultime notizie sulla lavorazione del nuovo King Kong, interpretato da Jack Black, Adrien Brody e Naomi Watts, sono su Kong is King, il sito che ha seguito l'intera lavorazione, con i diari dal primo giorno di riprese alla post produzione. Il documentario di Peter Jackson sull'originale King Kong, in sette parti, è solo il secondo da lui prodotto che non sia legato ad un suo film, dopo il suo "finto documentario" Forgotten Silver del 1995. Rko Production 601 rivela fra l'altro perché una paurosa scena nella fossa dei ragni sia stata misteriosamente eliminata, prima che il film del 1933 fosse finito. "Per anni vi sono state tante congetture sull'esistenza di quello spezzone. Ora abbiamo un brano che spiega cosa fosse e presentiamo una sua ricostruzione" ha detto al quotidiano un portavoce di Warner Home Video. Il fatto che il documentario entri in commercio il 22 novembre, tre settimane prima del King Kong di Jackson per la Universal Pictures, "è solo una coincidenza" ha aggiunto, poiché la Warner vi lavorava già da due anni. Il regista neozelandese e la troupe di King Kong hanno anche collaborato con la compagnia americana Ubisoft nella versione da computer game, e la collaborazione è a un livello mai finora visto in altre versioni-gioco di film. I principali creatori del gioco hanno trascorso mesi in Nuova Zelanda durante le riprese. "Il processo creativo del gioco in realtà è molto simile a quello del film. E' realmente concentrato sulla vicenda" ha spiegato Jackson al giornale. "Ci è stato possibile guardare alle scene chiave sia dalla prospettiva cinematografica che da quella interattiva. Vogliamo offrire agli spettatori il meglio dei due mondi". - Fonte La Repubblica -

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