SIDOLI.ORG



 


Linux e l'open source

Tra 5 /10 anni, ogni famiglia avrà il proprio computer collegato ad Internet, rendendo possibile un’era di comunicazione e di scambio di informazione come mai prima, la nostra economia e il nostro sistema di vivere sociale si sta profondamente modificando per questi motivi. Dalle attuali indicazioni di mercato, è legittimo ritenere che quasi tutti questi computer, funzioneranno con lo stesso sistema operativo (Windows o qualche successore) di proprietà di una sola azienda, tra l’altro non europea. Di questo sistema operativo non sarà possibile sapere esattamente cosa farà, e come lo farà per mancata messa a disposizione del codice sorgente. Attualmente è esattamente così. Questo è il punto di partenza per capire l’importanza di una futura diffusione di uno o più sistemi operativi liberi, cioè la cui proprietà non sia di una singola azienda, ma governata da una licenza d’uso che ne garantisca la possibilità del libero utilizzo, scambio, studio e modificabilità (GPL = General public licence). Questa alternativa è già esistente da alcuni anni e la punta più avanzata è rappresentata dal sistema operativo Linux.

Cos’è Linux e cos’è L’Open Source

Linux è un sistema operativo veloce, stabile e “open source” (ovvero a codice sorgente “aperto”) per PC e server. Tecnicamente Linux è costituito dal programma del sistema operativo chiamato Kernel, ma è sempre stato distribuito con una gran quantità d’applicazioni software, che vanno dai server di rete ai programmi di sicurezza, fino alle applicazioni per l’ufficio, e agli strumenti per la programmazione. Linux fu sviluppato nei primi anni ’90 da Linus Torvald assieme ad altri programmatori sparsi in tutto il mondo, i quali volevano portare tutta la velocità, l’efficienza e la flessibilità d’UNIX, (sistema operativo usato per decenni su mainframe aziendali e server di rete). Linux, si è evoluto nell’ambito del movimento del software open source,(di cui n’è divenuto la piattaforma più importante) in cui più programmatori connessi via internet, uniscono i propri sforzi per fornire software di qualità gratuito per qualsiasi utente. Dunque Linux non è controllato da nessuna società o istituzione. Lo sviluppo di un nuovo software, inizia quando più programmatori Linux decidono semplicemente di collaborare via web su un progetto, al termine il software prodotto è presentato su un sito internet, da cui qualsiasi utente lo può prelevare. Il software Linux (e Linux stesso) è sviluppato come Open Source software, ciò significa che il codice sorgente (il listato del programma) delle applicazioni, è liberamente distribuito insieme all’applicazione. Altri programmatori possono quindi offrire il loro contributo allo sviluppo di tale software modificando e correggendone il codice in C (qualora ne siano in grado). Il software Open Source è protetto da licenze pubbliche, questo impedisce che società commerciali possano assumere il controllo di software Open Source, aggiungendo modifiche, registrando le stesse e vendendo il software come se fosse un loro prodotto.La licenza pubblica più utilizzata si chiama Gnu Public License, fornita dalla Free Software Fondation. Questa è la licenza con la quale viene distribuito anche Linux. GNU Public License, deteniene il copyrigth offrendo licenze libere per il software, con il requisito che questo, e tutte le modifiche a lui apportate siano sempre liberamente disponibili. Sotto i termini della licenza GNU/GPL, l’autore originale mantiene il copyrigth, anche se, chiunque può modificare il software e ridistribuirlo, sempre assieme al codice sorgente.Non esiste inoltre nessuna restrizione sulla vendita del software, o la sua cessione gratuita. Può capitare di trovare sia distribuzione dello stesso software a pagamento che gratis. Per favorire l’adozione da parte della scuola, e della pubblica amministrazione, di sistemi operativi e software Open Source, il senatore dei verdi Fiorello Cortiana ha presentato il disegno di legge:“Norme in materia di pluralismo informatico e sulla adozione e diffusione del software libero nella pubblica amministrazione” che è tuttora in discussione in commissione al senato. A Firenze, grazie alla mozione sull’“Introduzione e espansione di Software Libero nella Pubblica Amministrazione” presentata dal consigliere Alessio Papini, si è già proceduto all’adozione di software e di sistemi operativi Open Source.